Questo, a quanto sembra, A? il tormentone degli ultimi tempi. Almeno dal punto di vista pubblicitario. LaA�radio, la TV ed internet ci assillano (e non solo…!!!) martoriandoci con messaggi che spesso appaiono qualiA�scene tratte da una operetta semiseria di bassa lega, piuttosto che mezzi che aiutino realmente gli italiani aA�risolvere un problema che li assilla pesantemente. In effetti molti sono i messaggi diffusi, ed altrettanta A? laA�disinformazione troppo spesso unicamente finalizzata a pubblicizzare tale prodotto o altrettanto integratoreA�che possano aiutare a sedare le cosiddette paturnie momentanee del nostro intestino “irritabile”. PoveroA�intestino, ridotto a semplice organo ansioso e lunatico!
Purtroppo qualche volta, si A? anche testimoni di improbabili approcci in occasione di qualche convegnoA�medico, dove alcuni “sedicenti esperti dalle capacitA� miracolistiche” raccontano del loro metodi infallibili,A�esatti e risolutivi! Praticamente un manica di scemenze!
Nonostante tutto ciA? il problema rimane, e ogni giorno un gran numero di persone deve fare i conti colA�proprio intestino “capriccioso”, che rende la vita impossibile riducendone notevolmente la qualitA�. QuesteA�persone allora non solo devono tenere a bada “l’indisciplinato” organo ma devono anche barcamenarsiA�nell’ “iperuranio” di idee e messaggi troppo spesso fuorvianti, riducendosi a ricercare, con il lumicino, leA�poche indicazioni sensate che possano realmente aiutarli ad alleviarne i disturbi.
E allora che possiamo fare? Innanzi tutto occorre capire che cos’A? questo problema che, dati alla mano, A?A�purtroppo poco conosciuto anche da molti medici.
CiA? che A? certo, A? che oggi parlare di colon irritabile, o piA? precisamente di Sindrome del Colon IrritabileA�(IBS o SII), A? riferirsi ad un problema complesso. La IBS A? un disturbo funzionale dell’apparato gastrointestinale,A�molto diffuso nei paesi industrializzati.
Esso colpisce pesantemente gli individui di giovane etA�A�in piena attivitA� lavorativa, incidendo pesantementeA�sulla qualitA� della vita.
Le manifestazioni cliniche caratteristiche, pur seA�molto eterogenee, sono innanzi tutto la presenza di unA�dolore intestinale attenuato con la defecazione ovveroA�con l’espulsione di gas, associato a variazioni nellaA�frequenza delle evacuazioni (stitico, diarroico oA�alterno), a feci spesso non correttamente formateA�e a meteorismo. Grazie a ciA?, si descrivonoA�attualmente tre varianti di questa sindrome: laA�stitica (C-IBS), la diarroica (D-IBS) e l’alterna (A-IBS). AA�queste, negli ultimi anni, se ne A? aggiunta una
quarta, detta IBS post-infettiva, conseguente adA�una gastro-enterite generalmente batterica.A�Per capire quanto realmente sia diffusa questaA�sindrome, negli ultimi anni sono state messe inA�campo alcune sperimentazioni. In particolare in Italia gli
studi epidemiologici, mirati a valutare la prevalenza diA�questo disturbo, sono attualmente due. Tali monitoraggi, suggeriscono che il 20% della popolazioneA�italiana (quindi circa 12 milioni di persone!!!), A? colpita da questa sindrome e, cosa ancor piA? sconvolgente,A�che la metA� di queste persone soffre senza che nessuno gli spieghi perchA�, le diagnostichi correttamente il
problema e le proponga un percorso di recupero idoneo.
L’IBS colpisce piA? le donne che gli uomini e, nella maggior parte dei casi, la variante prevalente A? quellaA�stitica. Le cause scatenanti questa alterazione sono spesso complesse e non facilmente identificabili, doveA�quasi sempre fattori psicologici si intrecciano ad alterazioni immunitarie, ormonali, genetiche,A�microbiologiche e fisiologiche.
La Sindrome del colon irritabile A? quindi un problema serio, a grande impatto sociale, che deve essereA�affrontato in maniera seria! A questo riguardo la medicina complementare puA? contribuire al trattamento diA�questa sindrome migliorando notevolmente la qualitA� di vita dei soggetti affetti. Gli strumenti a disposizioneA�sono differenti. Vediamone rapidamente i principali.
Alimentazione. Devo dire che, personalmente, ho sempre ritenuto possibile contrastare questo disturbo conA�la sola modulazione alimentare. In realtA� uno studio pubblicato nel 2009 dalla American Dietetic AssociationA�dimostrerebbe che solo un quarto dei pazienti che soffrono di IBS trovano un reale giovamento attraversoA�una opportuna modulazione alimentare. Inoltre, la composizione della dieta adatta A? fortemente soggettivaA�e, purtroppo, ad oggi non sono disponibili tecniche diagnostiche che possano indicarci con certezza ilA�regime alimentare opportuno per quel particolare individuo. Nonostante ciA?, seguire alcune semplici regoleA�alimentari A? doveroso, ed A? il primo passo per iniziare un efficace cammino di recupero. In particolare A?
indispensabile mangiare spesso evitando perA? pasti di grandi dimensioni; ridurre drasticamente l’assunzioneA�di latte e latticini; limitare l’apporto dei grassi e di frutta; eliminare i dolci ed i cibi gas-producenti come leA�carote, i legumi, il sedano ecc.; contenere l’assunzione diA�farine di grano.
Un discorso a parte richiede l’integrazione della fibraA�alimentare. Le trombe mediatiche ce la propinano comeA�la panacea. Purtroppo la ricerca conferma che ilA�miglioramento dei sintomi attraverso l’assunzione di fibraA�solubile, si manifesta potenzialmente solo nelle personeA�affette dalla variante stitica della sindrome, mentre quelleA�con alvo diarroico o alterno subiscono spesso un nettoA�peggioramento. Inoltre vale la pena ricordare che leA�stesse fibre assunte con specifici integratori sono
facilmente fornite attraverso una alimentazione bilanciataA�ricca di frutta, verdura e legumi. In tutti i casi occorreA�fare attenzione a non esagerare con la fibra insolubile (crusca, e cereali integrali) perchA� essa A? spessoA�causa di un acuirsi della patologia.
I risultati conseguibili attraverso l’adozione di una dieta appropriata, possono essere sicuramente potenziatiA�mediante l’utilizzo di opportuni integratori alimentari. Tra questi la fanno sicuramente da padrone quelli aA�base di estratti di piante officinali. A tal riguardo numerose sono le piante utilizzabili, di conseguenza inA�questo contesto ci si limiterA� a descrivere la sola logica di intervento. Grandi miglioramenti nellaA�sintomatologia e nel ritardare le ricadute si possono ottenere attraverso un drenaggio colico (utilizzandoA�Mirtillo rosso, Ligustro, Mirtillo nero, Noce ecc.) e sfiammando le mucose intestinali (impiegando del gel di
Aloe vera o delle mucillagini di Orzo mondo). PerA?, nel trattamento di questa sindrome, A? molto importanteA�prendersi cura del Sistema Nervoso Centrale attraverso un’azione di “psicoregolazione” e di normalizzazioneA�della cascata ormonale surrenalica HPA (ad esempio mediante l’uso di gemmoderivati di Fico comune,A�Melissa, Tiglio, Cisto, preparati floreali ecc.). Considerando quindi la complessitA� delle miscele che neA�derivano, puA? essere opportuno prendere in considerazione alcuni prodotti oggi disponibili sul mercato che,A�attraverso una opportuna miscelazione che lavori in questa logica, sono in grado di promuovere effettiA�molto interessanti nei pazienti colpiti da IBS.A�Il miglioramento dei sintomi, puA? anche essere conseguito attraverso una opportuna supplementazioneA�probiotica. PerA?, a questo riguardo, A? importante tenere bene in considerazione che, ad oggi, gli studi a
disposizione hanno dimostrato solamente l’efficacia di due ceppi microbici nell’attenuare i disturbi dell’IBSA�(Saccharomyces boulardii e Bifidobacterium infantis), mentre il mercato offre una quantitA� esagerata diA�miscele di fermenti lattici a volte dalle proprietA� miracolistiche. Di conseguenza A? raccomandabile leggereA�attentamente le etichette ed utilizzare preferenzialmente preparati che contengano in maggior parte uno oA�entrambi i suddetti microrganismi.
Infine, due parole devono essere spese sull’importanza della correzione dello stile di vita nei soggetti cheA�soffrono della Sindrome del colon irritabile. Pur non essendo una causa scatenante, l’errato stile di vita puA?A�contribuire al peggioramento della malattia. A questo riguardo il comportamento migliore da tenere (quasiA�banale e scontato!) A? quello volto a ridurre il piA? possibile le fonti di stress fisico, emotivo e metabolico.
Inoltre ricordiamoci che: lo svolgimento di un’attivitA� fisica moderata ma costante, respirare correttamenteA�(diaframmaticamente!) ed adottare semplici tecniche di meditazione puA? contribuire notevolmente a
contrastare i disturbi causati dall’IBS.A�Da quanto detto emerge che l’IBS A? un disturbo complesso ed invalidante che perA?, se correttamenteA�affrontato, puA? essere risolto. Pur se la pubblicitA� ci illude che con poche magie possiamo cancellare anni di
sofferenze, ricordiamoci che il modo migliore di approcciare questo disturbo A? quello di affidarci aA�professionisti seri che possano guidarci correttamente verso il recupero di una condizione di salute.
Prof. Giacomo Pagliaro